La radice della parola lussuria coincide con quella della parola
lusso - che indica una esagerazione - e quella della parola lussazione
- che significa deformazione o divisione.
Appare quindi chiaro il significato di lussuria, che designa qualche
cosa di esagerato e di parziale. Il lussurioso cioè è
portato a concentrarsi solo su alcuni aspetti del partner (il corpo
o una parte di questo) che diventano il polo dell'attrazione erotica;
tutto il resto è escluso, l'interezza è negata.
Il corpo viene oggettivato e la persona spersonalizzata: le vesti,
gli accessori, i gesti, la musica, le luci arrivano ad assumere
un'importanza fondamentale poiché devono supplire alla mancanza
di un altro tipo di seduzione che scaturisce da un'intesa psicologica
e affettiva, oltre che fisica.
La lussuria è quindi una conseguenza di un certo tipo di
paura: la paura del confronto con un altro essere umano nel quale
è possibile rispecchiarsi. Il lussurioso non si vuole specchiare,
non si vuole vedere, non si vuole confrontare
La lussuria è anche una delle manifestazioni più comuni del disagio proprio della nostra società, dove siamo alla continua ricerca di nuove esperienze e nuove emozioni che ci facciano sentire "vivi"
Ma è una ricerca
irrequieta che spesso ci porta a sentire il vuoto dietro le cose, e a
sentire che la vita non trova un suo compimento. E così ad una
avventura erotica ne segue un'altra, un'altra e un'altra ancora. Si cerca
l'assoluto
ma si rimane inevitabilmente delusi.
Poi capita che la sessualità tradizionale non basti più
e così si cerca la novità, una pratica erotica trasgressiva,
una avventura con un travestito o un transessuale
L'ansia che porta
molti a ricercare nuove emozioni e gratificazioni in un sesso sregolato
scompare nel momento in cui si incomincia a percepire il vero senso della
vita, e ci si sbarazza di dubbi, ripensamenti e sensi di colpa
Buttarsi e ributtarsi nella realtà, confrontandosi con tutto quello
che si incontra e senza paura del confronto, senza paura di essere sconfitti
o messi in ridicolo: questa è l'unica medicina per combattere la
lussuria e per essere felici.
A volte siamo così
distratti e sconvolti da ciò che ci capita che poi fatichiamo a
ritrovare noi stessi. Eppure si deve. Non si può affondare in ciò
che ci circonda. É in te che le cose devono venire in chiaro, non
sei tu che devi perderti nelle cose.
Quando ci capita di pensare che la nostra vita sia completamente sbagliata,
che ci sia un errore, questo capita solo perché ci siamo fatti
una determinata idea della vita, rispetto a cui può apparire sbagliato
come realmente viviamo. Ma questa è solo una nostra costruzione.
La vita è così com'è: l'unico modo per non soccombere
è quello di accettarla senza volerla per forza spiegare, insomma...
viverla.
Nel linguaggio comune,
la lussuria è associata all'erotismo, o eros. In questa accezione
del termine, la lussuria non è propriamente un peccato capitale,
a meno che la persona non si faccia travolgere dalle proprie passioni,
perdendo completamente il controllo di sé.
Ma anche la situazione opposta non è raccomandabile: le persone
che esercitano un controllo esagerato delle proprie pulsioni vanno incontro
a grosse frustrazioni, e rischiano di inaridirsi, diventando fredde, giudicanti
e bigotte.
Inoltre, quando la repressione è protratta nel tempo, nei casi
estremi assistiamo a episodi di sdoppiamento di personalità: impiegati
modello o brave casalinghe che di pomeriggio o di notte si trasformano
in qualcos'altro
L'istinto alla sessualità quindi non va represso. Le passioni danneggiano
l'essere umano sia quando sono eccessivamente compresse, sia quando sono
scatenate senza limiti. E la salute del corpo e l'equilibrio della mente
non si mantengono con la repressione o la rimozione delle passioni, ma
con la loro misurata espressione
Nella società
moderna, lo schema della relazione maschio-femmina, per effetto dell'introduzione
degli anticoncezionali, si è trasformato radicalmente. Negli anni
60 il maschio, che conosceva solo il proprio corpo come corpo libero dalla
catena della riproduzione, si trovò di fronte un altro corpo "liberato"
(biochimicamente liberato) e il suo schema di vita subì un contraccolpo
che lo obbligò ad una trasformazione e una rivisualizzazione radicale
di sé.
Liberata dal ritmo della natura a cui era inchiodata dall'origine del
mondo, la donna ha liberato
una sessualità più autentica e più pratica, che ha
spostato i limiti del comune senso del pudore.
Ciò ha costretto le morali a fare delle contorsioni su se stesse
per rendere tollerabile quello che un tempo era deprecabile, e ha obbligato
le terapie psicologiche a riconfigurarsi.
Ma le conseguenze non finiscono qui. Quando la donna era inchiodata alla
natura e l'uomo libero di mettersi in gioco, la differenza sessuale era
marcata dall'appartenenza a due diversi scenari.
Negli anni 90 è venuta a galla un'altra verità: che i sessi
fossero meno diversi di quanto si pensasse, anzi tendessero a confondersi
se non a scambiarsi
Tale fatto si è reso evidente non solo nella fisicità, ma
anche nell'atteggiamento psicologico: molte donne si sono infatti rivelate
bramose di esercitare quel potere che da sempre era appannaggio degli
uomini.
Oggi le cose sono cambiate di nuovo. I giovani sono più liberi,
più autentici, più generosi di sé senza cadere in
macchinosi giochi di potere e di seduzione. Il più nei
loro atti d'amore non c'è lussuria , ma una sana e giocosa consapevolezza