All’inizio dell’inverno la cicala, che ha usato tutte le sue energie per cantare e godere la vita, si accorge di non avere pensato al suo futuro e di non avere più risorse. Non ha rimpianti, se non quello di avere vissuto senza preoccuparsi di nulla, ma non ha neppure costruito nulla ed il tempo è passato futilmente.
Cosa le rimane? Secondo la favola, solo tanta fame e freddo… I moralisti sono portati a vedere tutto il bene dalla parte della formica e il male da quello della cicala… Ma naturalmente non è così!
Guarda la formica: ha lavorato instancabilmente, ma il non pensare alla vita in senso positivo e piacevole l’ha inaridita al punto che non è più capace di provare alcun sentimento e davanti alla cicala che chiede aiuto non ha pietà e le chiude la porta in faccia… La cicala è più simpatica perchè è generosa e spensierata.
Tuttavia, cara cicala, il tuo spendere in eccesso, mangiare in eccesso, vivere di eccessi può essere causato da rabbia o da ribellione. Cerca di prenderne coscienza, poichè il rischio di questo tuo modo di intendere la vita a senso unico ti può portare a insicurezza e sensi di colpa…